Quando dopo molti anni di stop ho ripreso a fare Judo, la passione mi ha travolto al punto che non mi bastava mai.

Mi allenavo nella mia palestra ma due volte a settimana erano poche e così ho iniziato a girare per tutte le palestre della zona.Kenny si allenava a Pordenone, a due passi da casa mia ed è li che lo conosciuto.

Era un bambino come tanti altri, uno di quei nanetti che corrono su e giù per il Tatami, imitando i più grandi nelle movenze, negli atteggiamenti e nel modo di eseguire le tecniche. Era un bambino come tanti altri, solo che poi ha iniziato a vincere.

Qualche tempo dopo l’ho ri incontrato, aveva 16 o 17 anni era diventato enorme 😉, muscoloso, formato, il corpo di uno di quei personaggi del film 300 ma con la faccia da bambino…. era ancora contenibile nonostante il fisico, era inesperto e per quanto tecnicamente preparato, lo potevi battere con un pò di astuzia e strategia.Passava il tempo, Kenny cresceva, stava sempre un pò in disparte, sembrava fosse timido e chiuso in se stesso e invece lui era solo concentrato…viveva di Judo Kenny, lo respirava, lo assimilava.

Vederlo combattere era diventato uno spettacolo…d’un tratto quel ragazzino che scorrazzava per i Tatami era diventato un Judoka d’eccellenza.

Hanno creduto in molti in lui, il suo primo allenatore, sua madre, suo fratello, i ragazzi della sua palestra e noi, noi che avevamo capito che Kenny non si sarebbe accontentato

.Oggi, a mio parere, da Tel Aviv, al suo primo Gran Slam, Kenny ci ha ringraziato tutti con 4 incontri magistrali, poco importa se vinti o persi, quattro incontri condotti con maturità, abnegazione e forza.

E’ salito sul Tatami e ha detto a tutti “da oggi ci sono anche io e sono un osso davvero duro”.

5 minuti di Golden score con Frank De Witt sono come una maratona dopo la diecimila siepi e lui la ha quasi vinta quella maratona, ha lanciato Frank da tutti i lati ed è stato sconfitto solo dalla stanchezza e da un pò di inesperienza ma che scontro ragazzi…

Perfino Neil Adams era sorpreso e con lui Frank De Witt che in segno di rispetto lo ha aiutato ad alzarsi, come a dire (permettetemelo) STICAZZI che è una tipica espressione olandese…ma io (e lo dico con un pò di presunzione), io NO, io sapevo che Kenny ha poco da dimostrare perchè il suo valore è indiscusso…

Grande piccolo Kenny—🥋❤️